03/02/2025 BELLUNO – Al San Martino di Belluno questa mattina è stato inaugurato un nuovo blocco che ospita la sala ibrida e l’emodinamica. Un investimento di 6,3 milioni di euro, 2 dei quali derivati da donazione privata. Il presidente Zaia: “Un nuovo rinascimento sanitario per il Bellunese”. || Il San Martino di Belluno ha una nuova sala operatoria ibrida e di emodinamica. Il blocco costruito ex novo sorge di fronte alla piazzola di atterraggio dell’elicottero del Suem ed è costato 6,3 ml di euro, 4,3 a carico della Regione Veneto e 2 frutto di una donazione di un benefattore bellunese. “Un passo importante verso la realizzazione del progetto di sanità olimpica” ha detto il commissario dell’Ulss Dolomiti, Giuseppe Dal Ben.Un’idea nata durante la direzione Rasi Caldogno, ereditata e coltivata da Maria Grazia Carraro che non ha potuto vederla realizzata: una coincidenza il taglio del nastro proprio oggi, giorno del compleanno della ex direttrice generale. A lei il presidente Luca Zaia ha dedicato un pensiero di gratitudine rivolto a una platea commossa. Il nuovo blocco è disposto su due piani: la sala di emodinamica permetterà di svolgere attività cardiologica diagnostica ed interventistica con strumenti di ultima generazione guidati da intelligenza artificiale; la sala ibrida è una sala operatoria con tecnologie di altissimo livello che potrà ospitare più equipe e consentirà di completare l’intervento senza spostare il paziente. L’operatività scatterà il prossimo 17 febbraio. Per il personale pare si avvi un periodo di surplus di lavoro, vista la contestuale assenza di due strumentiste in maternità. Lo ha sottolineato il Comitato Feltrino Giù le mani dalla sanità Bellunese che ha condiviso l’azione solitaria di chi di buon mattino ha esposto due striscioni di protesta sulla recinzione del parcheggio del San Martino. “Questa provincia è assolutamente aiutata, non abbiamo mai abdicato nell’investire, i cittadini sono curati bene” ha detto il presidente Luca Zaia che però non ha mancato di lanciare un nuovo affondo: “Non abbiamo gettato la spugna in un territorio in cui il lamento è la quotidianità”. – Intervistati GIUSEPPE DAL BEN (COMMISSARIO ULSS 1 DOLOMITI), LUCA ZAIA (PRESIDENTE REGIONE VENETO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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