03/02/2025 BORGO VENETO – Buone notizie per quanto riguarda le condizioni di salute della 55enne trovata priva di sensi a Borgo Veneto accanto al corpo senza vita del compagno che si era suicidato. La procura ha conferito l’incarico per l’autopsia sul corpo di Silvano Vigato e incaricato il ris di Parma per effettuare rilevie tecnici necessari || Si è risvegliata la 55enne trovata in fin di vita mercoledì scorso accanto al corpo senza vita del compagno Silvano Vigato. Le sue condizioni di salute però sono precarie e ancora non le consentono di essere interrogata dai carabinieri. Solo il suo racconto potrà chiarire cos’è accaduto all’interno della villetta di via Rossini nella frazione di Megliadino San Fidenzio a Borgo Veneto. Le prossime ore dunque potrebbero essere cruciali per la risoluzione del giallo. La 55enne è stata estubata, ma i medici della Terapia intensiva dell’Ospedale di Schiavonia ancora non possono escludere completamente che ci siano stati danni neurologici permanenti. Mentre per Silvano Vigato ci sono pochi dubbi, l’uomo si sarebbe tolto la via sparandosi un colpo di pistola al petto con l’arma che deteneva regolarmente e che è stata ritrovata accanto al suo corpo, resta il mistero di quanto è accaduto alla 55enne. L’autopsia e l’esame tossicologico che verranno eseguiti nei prossimi giorni sul corpo del 65enne chiariranno se prima di uccidersi abbia assunto qualche farmaco o sostanza nociva. I dubbi riguardono i momenti che hanno preceduto la tragedia: una vicina ha raccontato di aver sentito litigare e poi il silenzio. Gli esami tossicologici sulla donna – invece al momento – hanno dato esito negativo, ma da un secondo controllo i medici hanno evidenziato qualche segno sul suo corpo forse provocato da una collutazione. L’ipotesi del tentato omicidio-suicidio non è mai stata scartata, ma solo la 55enne quando potrà parlare e se ricorderà quanto è accaduto potra confermare o meno questa tesi. (Servizio di Valentina Visentin)
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