29/01/2025 MESTRE – Sono soddisfatti della loro esperienza di studio a Venezia e Mestre ma, una volta laureati, la maggioranza non si fermerebbe mai a vivere in città. E’ il risultato di un sondaggio tra universitari condotta da “Comitato Progetto Comune”. Tra le principali motivazioni di chi va via è l’assenza di lavoro se non nel turismo. || “Venezia è bella ma non ci vivrei” il luogo comune che accompagna spesso i giudizi sulla città è ora rafforzato, quantificato e motivato – in questo caso tra gli studenti universitari – dai risultati di un sondaggio promosso dal Comitato Progetto Comune attraverso un questionario di 30 domande – distribuito con la collaborazione di Ca Foscari e Iuav – cui hanno risposto oltre 800 studenti al 52% residenti a Mestre.In attesa di un offerta di lavoro qualificato intanto, solo uno su quattro degli studenti interpellati vorrebbe fermarsi a vivere tra Mestre e Venezia. Quasi la metà lo esclude categoricamente: perché appare una città focalizzata solo sul turismo, perché Mestre è poco sicura, perché costa troppo, perché non offre prospettive lavorative se non generalmente a bassa qualifica e basso reddito.E cosa scrive questo esercito di 20enni italiani e stranieri nei commenti alle domande aperte? Frasi tipo: «Trovo che Venezia non abbia nulla da offrire se non lavori finalizzati allo sfruttamento del turismo» oppure «città vuota e senz’anima, vive solo di turismo. La peggiore in cui sia stato per fare amicizie e networking» o ancora Venezia è «un “non luogo” dove la politica ha speculato sotto la falsa promesso di migliorala» – Intervistati MARIA LAURA FACCINI (PRESIDENTE COMITATO PROGETTO COMUNE) (Servizio di Filippo Fois)


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