29/01/2025 PADOVA – La Procura della repubblica di Padova ha chiesto una nuova archiviazione per le indagini sull’omicidio di Matteo Toffanin, il giovane 23enne di Ponte San Nicolò ucciso nel 1992 a Padova, probabilmente per uno scambio di persone. || Potrebbe rimanere ancora una volta senza colpevoli l’omicidio avvenuto ormai 33 anni fa di Matteo Toffanin, il 23enne di Ponte San Nicolò freddato a colpi di pistola nel maggio del 1992 a Padova per uno scambio di persona. Toffanin quel giorno stava riaccompagnando a casa la fidanzata Cristina Marcadella che abitava nel quartiere Guizza, anche lei rimase ferita nell’agguato. La donna abitava vicino ad un esponente della mala della Brenta Marino Bonaldo, il sospetto degli inquirenti nel corso degli anni è che fosse proprio Bonaldo, oggi 72enne in carcere, il vero obiettvo dei killer. L’uomo guidava una mercedes bianca proprio come il povero Matteo Toffanin. L’indagine sull’omicidio vennero archiviate nel 1996, due anni fa il sostituto procuratore padovano Roberto D’Angelo aveva avviato nuove indagini sulla base di un’intercettazione registrata al carcere Due Palazzi. Intercettazioni nella quale un ex affiliato della mala sembra incolpare due fedelissimi dell’ex boss Felice Maniero per l’uccisione del ragazzo. Sergio Favaretto e Andrea Batacchi, “colonnelli” di Felice Maniero, sono stati indagati. Sembra che i due dovessero uccidere Marino Bonaldo per uno “sgarro” fatto al boss. Purtroppo anche in questi due anni nessun nuovo elemento è emerso. L’avvocato di Cristina Marcadella, Marco Lombardo, ha presentato opposizione all’archiviazione, e ora si attende che il giudice per le indagini preliminari si pronunci. (Servizio di Valentina Visentin)


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