27/01/2025 BELLUNO – La Giornata della Memoria a Belluno nel ricordo dei circa 10 mila fra internati e deportati nei campi di concentramento nazisti. Oltre a loro 181 ebrei stranieri, arrivati in provincia nel 1941, un terzo dei quali morti nei campi di sterminio. || C’è uno studio dell’Isbrec, l’istituto bellunese della resistenza e dell’età contemporanea, firmato dagli storici Adriana Lotto e Enrico Bacchetti che fotografa il numero dei deportati nei lager, fra l’Italia, la Germania e i paesi suoi alleati: sono stati circa 10 mila i bellunesi caduti nelle mani dei feroci criminali nazifascisti. 4.500 militari catturati dopo l’8 settembre, fra i 1.600 e i 1.800 deportati politici, 2.500 lavoratori coatti, 2 mila dei quali portati in Germania già nel ’38 in base agli accordi con l’Italia. E poi i precettati e i rastrellati dal ’44 in poi. La Giornata della memoria ricorda anche loro, oltre agli ebrei stranieri, 181 i rifugiati in provincia di Belluno dal 1941; catturati dopo l’8 settembre, in 52 morirono nei campi di sterminio.Il Comune di Belluno con la Prefettura, per ragioni organizzative hanno posticipato al 28 gennaio la celebrazione della giornata della memoria che sarà onorata con un evento a Palazzo dei Rettori.Medaglie d’onore saranno consegnate a Laura Pellegrini, figlia di Mario, internato dal ’43 al ’45 e a Enrico Ghinato, figlio di Vito, a Dachau dal giugno ’44 all’aprile del ’45. Perchè la memoria è un dovere di tutti, per le istituzioni un dovere di servizio verso la comunità far conoscere e riflettere sull’abominio della shoah e delle leggi razziali. – Intervistati OSCAR DE PELLEGRIN (SINDACO DI BELLUNO), ROSSELLA CARUSO (VICE PREFETTO AGGIUNTO BELLUNO), RAFFAELE ADDAMIANO (ASSESSORE CULTURA COMUNE DI BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)
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