23/01/2025 VENEZIA – Dal fondaco dei Tedeschi alla Speedline e a Superjet, sono diversi i fronti di crisi aziendali aperti nella provincia di Venezia, di cui si sta occupando l’Unità di Crisi di Veneto Lavoro. || Incentivi all’esodo, inserimenti lavorativi nel gruppo LVMH e a definire, d’intesa con i sindacati, ulteriori azioni per la riqualificazione e il ricollocamento dei 212 dipendenti diretti del Fondaco dei Tedeschi. Raggiunto al tavolo mediato dall’Unità di crisi di Veneto Lavoro, l’accordo di conclusione della procedura di licenziamento collettivo avviata a novembre da DFS Italia, non ha pero ancora chiuso la vicenda.L’emergenza occupazionale creata dalla chiusura del cosiddetto “polo del lusso” ai piedi del Ponte di Rialto, è uno dei tavoli di crisi in cui è impegnata nel veneziano dell’Unità di crisi di Veneto Lavoro. A partire dalla Superjet di Tessera: 115 dipendenti e l’attività bloccata dopo che il pacchetto azionario russo che costituiva il 49% della società è stato congelato nell’ambito delle sanzioni a Mosca per l’invasione dell’Ucraina. A Santa Maria di Sala invece, l’amministrazione straordinaria con tre commissari della Speedline, sta entrando nel vivo. – Intervistati GIULIANO BASCETTA (CAPO PROGETTO UNITA’ CRISI AZIENDALI VENETO LAVORO) (Servizio di Filippo Fois)
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