16/01/2025 MESTRE – I medici radiologi veneti si appellano alla regione affinché continui a integrare le tariffe per le prestazioni in strutture convenzionate. Diversamente, ci saranno serie ripercussioni su cittadini e personale. || I Medici Radiologi del Veneto che operano nelle strutture private accreditate, in regime di convenzione col Sistema Sanitario Nazionale, esprimono preoccupazione per i paventati tagli all’assistenza sanitaria a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Ad oggi, il tariffario in Veneto, ha garantito standard qualitativi elevati integrando le tariffe a proprie spese, ma se dal primo aprile cambieranno le regole ci saranno conseguenze pesanti. Le strutture accreditate, infatti, erogano fino all’80% delle prestazioni in regime convenzionato, permettendo a un’ampia fetta di popolazione di accedere a diagnosi e terapie con impegnativa: se non si troverà la soluzione entro fine marzo molte prestazioni di grande rilevanza e alto costo, come ecografie, TAC e risonanze magnetiche, che hanno subito una riduzione dal 30 al 50%, potrebbero diventare inaccessibili per molti pazienti. E c’è già chi sta mettendo le mani avanti avvisando gli utenti. Da qui l’appello alla regione. – Intervistati DOTT. DOMINGO MILITE (PRESIDENTE ASS. RADIOLOGI LIBERI E PROFESSIONISTI VENETO) (Servizio di Ilaria Marchiori)
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