15/01/2025 TREVISO – «I nostri strumenti bastano ma se Prefetto e questore decideranno per le zone rosse siamo a disposizione»: così il sindaco di Treviso Mario Conte. Il Partito democratico all’attacco del primo cittadino. Intanto da Roma diffusi i primi dati sui controlli nelle zone rosse. || Si tratta di applicare la nuove norme volute dal Ministro dell’Interno Piantedosi. Seppur a malincuore, il sindaco di Treviso, Mario Conte si dice pronto ad istituire anche in città le zone rosse. Il prossimo comitato per l’ordine e la sicurezza non è ancora stato fissato, il primo cittadino conferma, però, che il Prefetto di Treviso Angelo Sidoti ha chiesto un nuovo confronto sulle aree che in città e in alcuni quartieri hanno evidenziato delle criticità.Uno strumento importante per certi contesti, specifica Conte, non appartengono però alla città Treviso. Se verrà richiesta saremo pronti affrontiamo il tema della sicurezza con determinazione ma anche con serentà. Così l’opposizione fin da subito critica nei confronti dell’ottimismo del primo cittadino, accusato da più parti di minimizzare.Intanto da Roma Piantedosi diffonde i primi numeri: dall’istituzione delle zone rosse nelle maggiori città d’Italia sono state controllate complessivamente più di 41 mila persone, con l’emissione di 429 provvedimenti di allontanamento che hanno riguardato soggetti con precedenti per droga, furto, rapina, reati contro la persona o il porto di armi”. Così l’azione delle Forze di polizia e della magistratura può essere ulteriormente rafforzata, ha detto il numero uno del Viminale parallelamente il governo ha messo in atto investimenti finalizzati alla rigenerazione urbana di quelle aree in cui degrado e marinaltià sono terreno fertile per la criminalità, sopratutto tra i giovani. – Intervistati MARIO CONTE (SINDACO DI TREVISO), STEFANO PELLONI (CAPOGRUPPO PARTITO DEMOCRATICO CONSIGLIO COMUNALE TREVISO) (Servizio di Anna De Roberto)
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