15/01/2025 LIDO DI VENEZIA – Sono ore drammatiche e di angoscia, attesa e speranza nella casa di Alberto Trentini, il cooperatore veneziano arrestato in Venezuela di cui non si hanno notizie dal 15 novembre. La famiglia chiede aiuto alle istituzioni e fa sentire la propria voce con un nuovo comunicato congiunto assieme al legale che segue la vicenda. || La voce di Armanda Colusso, mamma di Alberto Trentini, il cooperante veneziano del Lido di Venezia di 45 anni, del cui non si hanno più notizie dal 15 novembre giorno in cui è stato arrestato in Venezuela durante una missione umanitaria, è gentile ma chiaramente provata per le sorti del figlio. L’usuale tranquillità di via Pauluccio Anafesto, accanto alla chiesa di Sant’Antonio, è stata profondamente turbata da una notizia, arrivata all’improvviso, per un interrogazione parlamentare, anche se i familiari custodivano nel cuore questa terribile angoscia da due mesi. A Città Giardino tutti conoscono la famiglia Trentini che anche oggi è tornata a parlare con un nuovo comunicato congiunto sottoscritto insieme all’avvocato di Genova che li assiste Alessandra Ballerini. “Nel pieno rispetto del governo bolivariano – si legge nella breve nota di oggi – invochiamo l’attenzione dei due Paesi perché Alberto possa tornare a casa all’affetto dei suoi familiari”.La deputata Elisabetta Gardini assicura l’impegno del GovernoIl giornalista Giuseppe Giulietti portavoce di Articolo 21 però pone con garbo alcune riflessioni – Intervistati ELISABETTA GARDINI (DEPUTATA), GIUSEPPE GIULIETTI (GIORNALISTA PORTAVOCE ARTICOLO 21) (Servizio di Lorenzo Mayer)
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