15/01/2025 CASSOLA – Da Cassola a Cape Canaveral per seguire in diretta il lancio di un razzo che porterà sulla Luna un modulo dal cuore bassanese || Da Cassola alla Luna sono 385mila chilometri mentre da Cassola a cape Canaveral, celebre rampa di lancio verso lo spazio, sono solo 8mila chilometri: su questo triangolo si stende una serie infinita di calcoli, progetti, disegni e sogni che stanno portando in queste ore un modulo lunare sulla superficie del nostro satellite. Il cuore dell’apparecchiatura è italiano. Anzi, veneto. Lo hanno progettato e costruito alla Quascom di Cassola, dove prima dell’alba si sono dati appuntamento ingegneri, tecnici, referenti dell’agenzia spaziale italiana, addetti ai lavori e autorità per assistere in collegamento diretto con Cape Canaveral, in Florida, al lancio del vettore che porterà di nuovo nello spazio l’ingegno nostrano. Il progetto è partito anni fa e giustamente rappresenta un motivo d’orgoglio nazionale, perché è la prima volta che strumentazioni italiane arrivano sulla Luna per effettuare rilievi e inviarli sulla Terra. Il lancio, per la cronaca, si è svolto perfettamente e i presenti nel bunker della Qascom hanno potuto assistere, tramite le immagini fornite dalla Nasa e dall’Asi, al conto alla rovescia e al volo verso l’infinito del razzo Space X, che poi è tornato a casa per poter essere utilizzato nuovamente. Una nuova frontiera dell’esplorazione del Cosmo, con un cuore bassanese che batte lassù, sulla faccia bianca della Luna. – Intervistati EFER MIOTTI
(Capo divisione ingegneria Qascom), SAMUELE FANTINATO (
Project manager Lugre Qascom) (Servizio di Ferdinando Garavello)


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