13/01/2025 BELLUNO – Otto ore di sciopero e presidio davanti alla sede di Confindustria Dolomiti, stamattina per una folta rappresentanza degli oltre 6 mila lavoratori del comparto metalmeccanico. Saltata la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale, prende forma la protesta. || Un contratto scaduto da sette mesi, una trattativa, in corso da novembre, interrotta per le “inaccettabili”, così sono state definite, posizioni di Federmeccanica. Fim, Fiom e Uilm della provincia di Belluno hanno portato i lavoratori davanti alla sede di Confindustria per la giornata di mobilitazione: otto ore di sciopero oltre alla sospensione degli straordinari.Quanto accade a livello nazionale si riflette nel Bellunese perchè il metalmeccanico è un comparto strategico che conta più di 6 mila lavoratrici e lavoratori. Innovative le richieste delle categorie sull’orario di lavoro che ad oggi “Confindustria ha deciso di non volere ascoltare”.Rispetto, diginità e risposte chiedono le lavoratrici e i lavoratori del metalmeccanico: “Fondamentale il loro contributo per il rilancio del Paese” affermano con forza Fim, Fiom e Uilm. – Intervistati MATTEO CAREGNATO (SEGRETARIO FIM CISL BELLUNO TREVISO), ANTONINO COLOMBO (SEGRETARIO UILM UIL BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)
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