11/01/2025 TRIVIGNANO – Nuova giornata di proteste contro le chiusure degli uffici postali in Comune di Venezia. A Trivignano i residenti confermano la volontà di chiudere i conti correnti se Poste Italiane non rivedrà la propria posizione. || Ancora una volta Trivignano si stringe a difesa del suo unico ufficio postale, la cui chiusura avvenuta quest’estate rischia di diventare definitiva. E’ la difesa di uno dei pochi servizi rimasti a questa comunità di 3.000 persone ai confini del Comune di Venezia. Un Comune in cui comunque non sono soli: in contemporanea a questa altre manifestazioni si stanno svolgendo a Venezia e Marghera di fronte ad altri uffici postali a rischio chiusura. Un movimento di cui Trivignano è diventata per certi versi la capitale. Il senatore Andrea Martella ha portato il caso in Parlamento.A Trivignano non ci sono sportelli bancari. La perdita anche delle poste comporterebbe una trasferta piuttosto scomoda. Ma forse in ballo c’è qualchecosa che va oltre il caso specifico.Non c’è solo la Prefettura nel prossimi passi che i residenti di Trivignano intendono percorrere, ci si sta muovendo su diverse direzioni. E se poi le cose dovessero proprio andare male, durante un’affollata assemblea è stato deciso anche l’atto finale. – Intervistati SEN. ANDREA MARTELLA (SEGRETARIO PARTITO DEMOCRATICO VENETO), EMANUELA ZANATTA (CONSIGLIERA COMUNALE PD VENEZIA), FRANCESCO TAGLIAPIETRA (PRESIDENTE MUNICIPALITA’ CHIRIGNAGO ZELARINO) (Servizio di Filippo Fois)


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