09/01/2025 VENEZIA – Violenza e spaccio nella vita notturna veneziana, sono tra le maggiori preoccupazioni del comitato Danni da Movida. Fondato un anno fa, il comitato di residenti ha costruito un rapporto di collaborazione con Comune e Polizia Locale. || Forse una volta ci si sarebbe aspettati che l’attività di un comitato di residenti particolarmente infastiditi dalla vita notturna veneziana si limitasse a protestare per degli schiamazzi a tarda ora, magari per musica ad alto volume nei locali o al massimo, nei casi più gravi, per qualche atto di vandalismo. E invece nel bilancio del primo anno d’attività del Comitato Danni Da Movida c’è anche altro.Quando a tarda notte il tasso alcolico diventa elevato ed entra in gioco anche la droga, la situazione può rischiare di degenerare. Risse e accoltellamenti – a volte anche regolamenti di conti tra spacciatori – sono aumentati, in una città percorsa annualmente da decine di milioni di persone che assieme ad alberghi, b&b e locazioni turistiche ha assistito ad un boom enorme proprio di locali pubblici.In questo senso si guarda con interesse alla direttiva del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che introduce le cosiddette zone rosse, aree sensibili che saranno soggette ad un alto tasso di controlli.Il comitato intanto continua a muoversi a 360 gradi. A Venezia, ad esempio, dopo il Covid si è assistito alla moltiplicazione dei plateatici e non solo d’estate. – Intervistati MARTINA ZENNARO (DIRETTIVO COMITATO DANNI DA MOVIDA) (Servizio di Filippo Fois)
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