07/01/2025 VENEZIA – Politica, elezioni regionali, il presidente Zaia sul terzo mandato non esclude soprese dalla Corte Costituzionale. E avvisa gli alleati del centrodestra: «No a candidati a tavolino, l’elettorato va rispettato». Se la Lega dovesse correre da sola con Mario Conte, Azione di Calenda è pronto al dialogo. || Le aspettative di leadership in Veneto, prima di Forza Italia, ora di Fratelli d’Italia, sono legittime, ma quella di presidente di Regione è una carica elettiva ed è bene ricordarlo. Suona come un avviso agli alleati la replica di Luca Zaia al Ministro Luca Ciriani, che senza giri di parole ha sostenuto che spetta al partito di Giorgia Meloni il candidato governatore in Veneto, bocciando terzo mandato e rinvio delle elezioni alla primavera del 2026. La Lega vuole un proprio candidato presidente, ma non abbandona l’idea che sia Zaia a riprensentarsi, sebbene giovedì, nel primo consiglio del ministri dell’anno, all’ordine del giorno del Governo ci sia l’impugnazione della legge regionale con cui la Campania autorizza il terzo mandato per Vincenzo De Luca. Atto che per Zaia non sarebbe comunque “una pietra tombale”. Correre da soli potrebbe d’altro canto essere molto rischioso per la Lega, anche con un candidato forte come il sindaco di Treviso Mario Conte. Il Carroccio potrebbe cercare sostegno al di fuori della coalizione di centrodestra, Nicolò Rocco, presidente regionale di Azione, fa sapere che il partito di Carlo Calenda sarebbe pronto al dialogo. – Intervistati LUCA ZAIA (Presidente Regione Veneto), ALBERTO VILLANOVA (Capogruppo regionale Lega-Lista Zaia), NICOLO’ ROCCO (Presidente Azione Veneto) (Servizio di Lina Paronetto)
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