24/12/2024 TREVISO – Interrogatorio in carcere questa mattina per i due maggiorenni accusati dell’accoltellamento in via Castelmenardo a Treviso. Il 18enne si difende: «Con la morte di Francesco Favaretto non c’emtro nulla» e il difensore chiede i domiciliari. Il gip ha convalidato gli arresti e confermato la custodia in carcere. La madre del 22enne ucciso invita alla preghiera e racconta: «Hanno spento le macchine davanti a me». || A parlare e’ la legale di Angelo Ozuna, il 18 enne di Treviso accusato con Toluwaloju Ade Mclinkspual di 19 anni, studente del Giorgi e residente a Ponte di Piave e un 15 enne trevigiano dell’omicidio di Francesco Favaretto 22 anni aggredito con coltelli e bottiglie rotte la sera del 12 dicembre in via Castelmenardo, pieno centro di Treviso.00834 Oggi l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari Carlo Colombo iniziato alle 9.30 e durato per oltre due ore dove separatamente i due maggiorenni hanno raccontato la loro verita’. Che per Ozuna operaio edile e’ la completa estraneita’ sia sui fatti che per il mondo della droga dove sarebbe maturato il regolamento di conti. Conoscenza superficiale di Favaretto, disinteresse per il giro di droghe che sarebbe il movente del pestaggio mortale, le affermazioni di Ozuna che ha spiegato cosi’ la sua presenza sul luogo dell’accoltellamento.Anche la presenza di un coltello viene smantita dal giovane operaio italiano di seconda generazione.Intanto nessuno risponde in casa di Francesco Favaretto in questa palazzina di via Toscana a Monigo. Mamma Monica e’ stata accolta da alcuni parenti. E oggi con questo messaggio ha chiesto di ricordarlo nella sua parte migliore con immagini e preghiere. Ora si sta preparando per il funerale del giovane che si terra’ molto probabilmente dopo Natale e prima di Capodanno, sicuremente dopo che il medico legale nominato dalla procura avra’ compiuto tutti gli esami del caso. – Intervistati AVV. ALESSANDRA RECH (Difensore di Angelo Riccardo Ozuna) (Servizio di Lucio Zanato)
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