18/12/2024 TREVISO – I dati della Cgil sulle dichiarazioni dei redditi dei trevigiani: salari al palo, spese sempre più alte soprattutto per curarsi, e nei 730 compaiono soldi all’estero e criptovalute. || 22.666 euro di reddito annuo medio contro un’inflazione che galoppa e spese sempre più elevate a cominciare dalla sanità. Confermano le preoccupazioni ripetutamente espresse dal sindacato i dati Cgil sui redditi dei 71.563 trevigiani che in tutta la provincia si sono rivolti al Caaf per la denuncia dei redditi 2023. Principalmente pensionati e lavoratori dipendenti, la fascia con il reddito medio più alto quella tra i 51 e i 60 anni, che si attesta sui 25.861 euro annui. Pesante anche il gap tra uomini e donne: 4.500 euro nella fascia 21-30 anni, addirittura 11mila in quella tra i 61 e i 70. Tra il 2019 e il 2023, spese sanitarie cresciute da 6.650 euro pro capite a 7.260, effettuate spesso e volentieri anche nel privato e all’estero. In calo mutui per acquisto e costruzione prima casa. In crescita invece le rendite da fabbricati derivate da affitti. Numeri che fotografano anche cambiamenti di stili di vita. Dall’analisi dei redditi esce un’istantanea non esaltante, conclude Visentin, che impone provvedimenti urgenti. – Intervistati MAURO VISENTIN (Segretario generale Cgil Treviso), MONICA GIOMO (Amministratore delegato Caaf Cgil ) (Servizio di Lina Paronetto)


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