17/12/2024 CESIOMAGGIORE – Un milioni di brik di latte, migliaia di brochure e totem informativi contro le truffe agli anziani. E’ la nuova frontiera della campagna di prevenzione diffusa promossa dai carabinieri del comando provinciale di Belluno d’intesa con Lattebusche. || Si evolvono e diventano sempre più sofisticate le tecniche usate per truffare gli anziani al punto da non destare sospetti. Ma per il “gatto e la volpe” i tempi potrebbero iniziare a farsi finalmente bui vuoi per la mutata sensibilità, vuoi anche per la martellante campagna di prevenzione avviata dalle forze dell’ordine. Per tenere alta l’attenzione dei più fragili, e di chi si occupa di loro, i carabinieri del comando provinciale di Belluno hanno stretto un patto con la principale azienda lattiero-casearia veneta, Lattebusche, che ha aderito all’iniziativa di veicolare messaggi estremamente importanti e decisivi per l’incolumità degli anziani. Un milione di brik di latte, migliaia di brochure e totem informativi sono pronti ad entrare nei supermercati del Veneto, sia della grande distribuzione che dei negozi tradizionali per fornire ai più fragili la possibilità di difendersi dai malintenzionati. “Ogni strumento è utile e siamo grati a Lattebusche per avere aderito convintamente alla nostra iniziativa” afferma il comandante provinciale dell’Arma Enrico Pigozzo che nel quartier generale dell’azienda ha lanciato la campagna contro le truffe agli anziani assieme al direttore generale Antonio Bortoli. Nella casistica delle tecniche di avvicinamento agli anziani c’è quella del finto carabinieri che telefona per annunciare finti incidenti capitati a congiunti o per comunicare che un parente è stato arrestato. Spiega determinato il colonnello Pigozzo: “Nessun carabiniere può ricevere o accettare denaro, men che meno gioielli, per risolvere qualunque situazione. In caso di dubbi, o se succede qualcosa di questo tipo, l’unica cosa da fare subito è quella di chiamare il 112”. (Servizio di Tiziana Bolognani)
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