14/12/2024 MESTRE – C’è bisogno di leggi più severe a tutela della salute e di una nuova politica industriale che vada oltre i Pfas. La Cgil del Veneto torna a lanciare l’allarme dell’inquinamento di questa sostanza cancerogena in Regione. || «Siamo circondati dai Pfas, “inquinanti eterni” non smaltibili, certificati nell’elenco delle sostanze cancerogene, ma tutt’ora utilizzati in parecchi settori produttivi». Da Mestre la Cgil del Veneto punta in particolare il dito sulla politica, su quella inerzia istituzionale che impedisce di attivare la sorveglianza sanitaria nei luoghi di lavoro e definire norme stringenti a difesa dei consumatori, visto il numero elevato di prodotti che ancora li contengono.Il Veneto ha un record, il vicentino è l’area inquinata da Pfas più vasta d’Europa: 180 chilometri quadrati con 350.000 abitanti.Come organizzazione sindacale, la CGIL si trova di fronte al dilemma di come tutelare contemporaneamente la salute, l’ambiente e l’occupazione. Perché l’obiettivo è anche di garantire la tenuta dei posti di lavoro quando la produzione di questa sostanza sarà messa al bando. E qui nuovamente la palla passa alla politica. – Intervistati SILVANA FANELLI (SEGRETARIA REGIONALE CGIL VENETO) (Servizio di Filippo Fois)
Questo contenuto audiovisivo è di proprietà esclusiva di Medianordest. È vietato l’utilizzo, la distribuzione, la riproduzione, o qualsiasi altra forma di elaborazione o condivisione del materiale senza previa autorizzazione scritta da parte di Medianordest.