09/12/2024 BELLUNO – Sono immagini straordinarie quelle che arrivano da Belluno, dove i volontari del Soccorso Alpino e Speleologico, nel giorno del conferimento della cittadinanza onoraria, hanno eseguito una dimostrazione delle manovre di recupero in parete calandosi dal campanile del Duomo. || Uno spettacolo mozzafiato come non se n’erano mai visti prima. E pensare che per i volontari del Soccorso Alpino e Speleologico il calarsi da pareti vertiginose in condizioni sovente critiche e severissime per soccorrere persone in difficoltà è ordinaria amministrazione. Ha lasciato a bocca aperta la folla assiepata sabato sera ai piedi del campanile di Piazza Duomo, oltre che al mattino all’ospedale San Martino, la dimostrazione pubblica di che cosa significhi il soccorso in montagna, svolta in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria di Belluno al corpo del Soccorso Alpino nel 70esimo dalla fondazione. “Orgoglio e profonda gratitudine” ha detto il sindaco Oscar De Pellegrin, durante la cerimonia che ha sancito l’eterna riconoscenza della città verso chi, per puro spirito d’abnegazione, si prodiga quotidianamente e gratuitamente per salvare la vita altrui, rischiando la propria.Una trentina i soccorritori presenti. La prima calata dall’Angelo sommitale al ballatoio della cella campanaria, proseguendo con ulteriori calate di tecnici, personale cinofilo al completo, di un soccorritore con un’infortunata e della barella, terminando con l’allestimento di una teleferica per riportare tutti a terra sani e salvi tra lo stupore generale di chi ha assistito alle operazioni. 240 mila le persone soccorse dal 1954, numeri straordinari ed eppure non ancora esemplificativi dell’intangibile senso di protezione che gli eroi silenziosi della montagna, ora cittadini onorari, infondono in chi la frequenta. – Intervistati GIANPAOLO SANI (CAPOSTAZIONE CNSAS BELLUNO) (Servizio di Stefano Bozzi)
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