22/11/2024 PONTE DI PIAVE – Avevano trovato il coraggio di denunciare i loro schiavisti ed oggi 13 braccianti stranieri costretti a lavorare in condizioni di sfruttamento ed a vivere in un casolare fatiscente di Ponte di Piave senza luce, acqua e gas, hanno ottenuto il permesso di soggiorno. Sfruttati fino a 14 ore al giorno da un caporale pakistano e da altri quattro complici, non hanno mai percepito alcuna retribuzione a causa del debito contratto con chi aveva provveduto al loro arrivo inItalia chiedendo ed ottenendo 5.000 euro per ottenere un permesso di soggiorno evidentemente mai ricevutoSentiamo la Flai Cgil del Veneto – Intervistati GIOSUE’ MATTEI (Segr. gen. Flai Cgil Veneto) (Servizio di Daniela Sitzia)
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