16/11/2024 BELLUNO – Vaccinazione delle autorità ieri al centro vaccinale di Salce. L’occasione per l’Ulss Dolomiti di fare il punto sulla stagione influenzale; obiettivo è il raggiungimento del 60% della copertura, specie per i soggetti fragili. || Finora solo il 50% dei bellunesi over 65 si sono vaccinati contro l’influenza, quasi il 4 per cento in meno rispetto allo scorso anno e il dato preoccupa perchè le complicazioni derivanti dal ceppo A – H3N2 – notoriamente aggressivo soprattutto tra i soggetti più vulnerabili, possono essere importanti. L’hanno sottolineato insieme il commissario dell’Ulss Dolomiti, Giuseppe Dal Ben, e il capo del dipartimento di prevenzione, Sandro Cinquetti in occasione della seduta vaccinale a Salce riservata ai rappresentanti delle istituzioni bellunesi che bene si sono prestati a fare da testimonial per incoraggiare la comunità a fare altrettanto.La circolazione del nuovo ceppo, meno comune negli anni scorsi, si sta dimostrando particolarmente virulenta e – spiega il dottor Cinquetti – potrebbe sorprendere la popolazione con una bassa immunità preesistente. Preoccupa anche la diffusione della pertosse che soprattutto per i neonati potrebbe avere complicazioni gravissime. Alcuni casi sono stati già registrati in provincia.Da alcuni anni è attiva la raccomandazione vaccinale, prima dose di richiamo, a favore delle donne in gravidanza, ottimale alla 28° settimana di gestazione, per l’immunizzazione passiva del nascituro. – Intervistati GIUSEPPE DAL BEN (COMMISSARIO ULSS 1 DOLOMITI) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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