14/11/2024 VENEZIA – Il colosso del lusso che gestisce spazi e attività commerciali al Fondaco dei Tedeschi ha annunciato la sua decisione di non voler rinnovare, il prossimo anno, il contratto di locazione per le attività commerciali oggi insediate. Avviate le procedure per il licenziamento collettivo. Appesi a un filo ci sono più di 220 posti di lavoro. || La notizia è piombata pesante come una scure all’improvviso. Dfs colosso del lusso con sede principale a Hong Kong in Cina, che gestisce spazi e attività commerciali al Fondaco dei Tedeschi, nel cuore del centro storico a Venezia, ha fatto sapere di non essere intenzionata a rinnovare il contratto di locazione per la gestione di spazi e attività commerciali, quando scadrà a settembre 2025, perciò tra meno di un anno. Una vera e propria doccia gelata che, se non verrà modificata, mette a rischio il futuro per oltre 220 dipendenti. Una doccia gelata che in città ha subito provocato una bufera, messo in allarme i sindacati e l’amministrazione comunale come riferisce l’assessore alle Politiche sociali, Simone Venturini.Dfs, fondata in Cina nel 1960, ha spiegato in una nota di essere arrivata a questa decisione, dopo un’attenta valutazione. E le procedure di licenziamento collettivo sono partite con una lettera in Regione. Le attività oggi insediate continueranno a lavorare fino al primo semestre del 2025, poi gli ultimi mesi saranno concentrati sulle operazioni di disallestimento. Insomma una smobilitazione a pieno titolo se non arriverà una mediazione tra il gruppo, sindacati e enti locali. Il gruppo ha motivato questa decisione così drastica, sostenendo che questo modello in Europa non funziona come in Oriente e tutte le attività sarebbero in costante perdita. – Intervistati SIMONE VENTURINI (ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI COMUNE DI VENEZIA), SEN. RAFFAELE SPERANZON (FRATELLI D’ITALIA), NICOLA PEGORARO (SEGRETARIO FISASCAT CISL VENEZIA) (Servizio di Lorenzo Mayer)
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