14/11/2024 SELVA DI CADORE – Albergo di Selva di Cadore rifiuta la prenotazione a un gruppo di turisti israeliani in quanto “responsabili di genocidio” e scoppia la bufera, mediatica e politica.Prende le distanze Federalberghi. L’ex sindaca di Selva, oggi consigliere regionale della Lega, Silvia Cestaro: “Esprimo tanta amarezza. La mia è una comunità accogliente e inclusiva”. || La vicenda, resa nota dal sito della comunità ebraica di Milano “Bet Magazine Mosaico”, “purtoppo è confermata” ci dice al telefono Walter De Cassan, presidente di Federalberghi Belluno, che si dissocia totalmente dall’atto e dalla persona che l’ha compiuto. Quel che è successo è racchiuso in questo messaggio di risposta che Patrik Ongaro, titolare dell’omonimo Garni a Selva di Cadore, ha inviato nella pagina delle prenotazioni a un gruppo di potenziali clienti interessati a soggiornare nella struttura circondata dalle Dolomiti. “Informiamo che gli israeliani, quali responsabili di genocidio non sono clienti ben accetti nella nostra struttura. Pertanto – viene aggiunto – qualora vogliate cancellare la vostra prenotazione, sarete felici di farlo, e altrettanto lo saremo noi di offrirvi una cancellazione gratuita”. Il tempo di un battito d’ali, che nel Paese e nel mondo s’è scatenato un uragano.I24 news, sito di informazione francese, è fra i primi a ribattere la notizia dell’Ansa e, a cascata, il caso dell’albergatore di Selva di Cadore ha conquistato le prime pagine dei quotidiani nazionali e internazionali. La condanna è unanime. – Intervistati SILVIA CESTARO CONSIGLIERA REGIONALE ED EX SINDACA DI SELVA DI CADORE (AL TELEFONO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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