11/11/2024 VIGONOVO – Per una settimana l’Italia è rimasta col fiato sospeso sperando che Giulia potesse tornare a casa. Una settimana interminabile. Ripercorriamola nel prossimo servizio. || Era il 13 novembre dello scorso anno quando lo zio di Giulia Cecchettin, Andrea, lanciava questo appello. Non si avevano sue notizie da sabato sera, da quando era andata al centro commerciale di Marghera con l’ex fidanzato Filippo Turetta per comprare alcuni vestiti per la laurea. Giulia, infatti, avrebbe discusso la tesi di li a pochi giorni, aveva già dei progetti per il suo futuro ma quella sera Turetta le ha tolto ogni possibilità. Quando il padre Gino la domenica mattina ha denunciato la scomparsa della figlia ai carabinieri iniziavano a farsi sempre più largo i timori che Turetta l’avesse uccisa: la testimonianza dell’uomo che sabato sera ha chiamato il 112 perchè l’aveva sentita gridare nel parecheggio di Vigonovo, poco distante da casa sua, dove Turetta l’ha aggredita una prima volta. Le chiazze di sangue nella zona industraile di Fossò, dove le telecamere di un’azienda lo riprendono mentre insegue Giulia, che era riuscita a fuggire dall’auto, la spinge brutalmente a terra e inizia colpirla come una furia con 75 coltellate fino a che, come racconterà lui stesso davanti alla Corte d’assise di Venezia, non la sente più reagire. A quel punto la carica in auto esanime e da li inizierà la sua fuga a bordo della Grande Punto nera. In quei giorni, però, la speranza era che Giulia potesse essere ancora viva, e ostaggio del ragazzo, ecco perché le due famiglie si uniscono in un appello.I genitori del ragazzo speravano di rassicurarlo qualora avesse sentito il loro messaggio, nessuno voleva pensare al peggio ma più passavano i giorni più le speranze si affievolivano. Gli appelli, attraverso tv e giornali, ripetendo all’infinità il numero di quella targa. La speranza di poter riabbracciare Giulia il giorno della sua laurea ma nulla, all’indomani, il 17 novembre, la Procura di Venezia indaga Filippo Turetta per tentato omicidio e sequestro di persona, dopo 24 ore la tragica scoperta: il corpo di Giulia viene ritrovato dietro un anfratto roccioso lungo un sentiero vici – Intervistati ANDREA CAMEROTTO (ZIO DI GIULIA CECCHETTIN), GINO CECCHETTIN (PAPA’ DI GIULIA), ELISABETTA MARTINI (MAMMA DI FILIPPO TURETTA) (Servizio di Ilaria Marchiori)
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