02/11/2024 TREVISO – Una delle consuetudini in questa giornata e’ la deposizione di gladioli rossi da parte dell’amministrazione comunale di Treviso sulle tombe dei personaggi famosi. E dal prossimo anno questo singolare itinerario sara’ proposto alle scuole per far conoscere alle giovani generazioni le vicende di donne e uomini che hanno lasciato un’impronta nella storia cittadina. E per chi si fa cremare il sindaco sta gia’ pensando agli alberi. || Un itinerario tra le tombe famose per toccare con mano chi nel proprio passaggio terreno ha lasciato un’impronta nella storia di Treviso. L’idea sviluppa un opuscoletto edito dal comune molti anni fa per iniziativa dell’allora assessore Letizia Ortica, documento ancor oggi utilizzato da Ca’ Sugana per la posa di questi gladioli rossi. Quasi un viaggio nella storia tra l’abate Bailo a cui dobbiamo i musei cittadini e il salvataggio degli affreschi di Tomaso da modena, e il restauratore Memi Botter che, ancor bimbo, camminando in bilico tra i travi scoperchiati dal bombardamento del 7 aprile 44 salvo’ il palazzo dei 300 dalla demolizione definitiva da parte dei tedeschi. Ma e’ solo un esempio dei tanti itinerari che raccontano l’aspetto immortale di queste persone scomparse. – Intervistati MARIO CONTE (Sindaco di Treviso) (Servizio di Lucio Zanato)


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