31/10/2024 BELLUNO – C’è il via libera al Senato al disegno di legge per il riconoscimento e la promozione delle zone montane. “Un primo risultato concreto nell’interesse di questi territori” ha detto il ministro Calderoli. Opposizioni sugli scudi. Il senatore dem Andrea Martella: “Un provvedimento vuoto di risorse e privo di misure concrete”. || Note di giubilo dagli esponenti della maggioranza di destra destra, critiche dai banchi dell’opposizione per quella che viene definita “un’occasione mancata per mancanza di risposte ai territori”. Luci ed ombre dopo il via libera al Senato all’atteso disegno di legge sulla montagna che è un primo passo “positivo, ma non soddisfacente” commentano all’unisono Confindustria Belluno, la rete di Confindustria della montagna e Uncem. 200 milioni la dotazione del Fondo che nei prossimi anni potrebbe essere elevato a 300 milioni se il Governo accetterà la richiesta contenuta nell’ordine del giorno presentato dal senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo. “Risorse insufficienti” ribatte il collega dem Andrea Martella.Bocciati gli emendamenti del Pd in tema di sostegno alle giovani coppie, ristrutturazione del patrimonio edilizio pubblico e privato, ai servizi sanitari e sociali, la creazione di impresa, in tema di esenzione di carattere fiscale, la banda larga, la telemedicina. Per gli industriali bellunesi, a poche ore dall’ok di Palazzo Madama, “spiace che, per assenza di risorse, non siano state previste nel testo misure ad hoc per sostenere l’insediamento di nuove start up nelle aree montane”. Il percorso è solo all’inizio, certo, ma è necessario approntare una strategia complessiva. Le correzioni sono auspicate nel passaggio che si prevede prossimo alla Camera. Sul punto concorda il ministro Roberto Calderoli: “Fondamentale – ha dichiarato – una precisa definizione di cosa è montagna in Italia, attraverso parametri ben definiti che assicurino alle zone realmente montane tutto il sostegno necessario”. – Intervistati ANDREA MARTELLA (SENATORE PARTITO DEMOCRATICO) (Servizio di Tiziana Bolognani)
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