25/10/2024 TREVISO – Dal periodo del Covid triplicate le cremazioni: mancano spazi al cimitero di Santa Bona e al Maggiore di Treviso. Quasi un anno di attesa per l’assegnazione di un proprio ossario. Il Comune: «Problema conosciuto, in arrivo un progetto di ampliamento». || Sono 23 le urne contenenti le ceneri dei defunti, provvisoriamente collocate in un loculo comune, in attesa che ognuna abbia il suo spazio dedicato al cimitero di Santa Bona dove ormai da mesi c’è una carenza cronica di spazi. Liste d’attesa infinite per avere un porprio loculo, che si allungano di mese in mese, e l’invito delle onoranze funebri di spostare i propri cari in altri cimiteri. C’è chi aspetta una collocazione da dicembre, come il Maresciallo Giuseppe Delfino. Tra loro anche Giulia Mauri, la 38enne travolta da un furgone mentre era in sella alla sua bicicletta lungo Strada ovest, lo scorso giugno. Vicenda che aveva scosso l’intera comunità trevigiana e smosso mobilitazioni in favore di strade più sicure. «Situazione critica e risaputa. Dal periodo covid le cremazioni sono passate dal 20% al 65%»Un cambiamento che ha stravolto l’organizzazione interna degli spazi e la strutturazione del cimitero. Un problema che interessa non solo Santa Bona, ma anche il cimitero Maggiore. Problema a cui l’amministrazione comunale sta cercando di far fronte con un progetto di ampliamento. – Intervistati SANDRO ZAMPESE (Assessore ai Lavori Pubblici Comune di Treviso) (Servizio di Edy Caliman)
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