24/10/2024 MONTEBELLUNA – Sasso lanciato dal cavalcavia della Pedemontana: a un anno e mezzo dal fatto, inizierà il processo per i tre minorenni ritenuti responsabili del fatto. La famiglia Francardi, miracolata, torna sulla vicenda: «Doppia delusione; mai ricevute le scuse dai ragazzi e nessun risarcimento danni». || Una lettera inviata 8 mesi dopo il fatto, nessuna scusa, solo la testimonianza della sua innocenza. E’ passato ormai un anno e mezzo da quando l’auto di Alessandro Francardi, che con la moglie e il figlio, allora dodicenne, è stata colpita con un grande sasso lanciato da un calvalcavia della Pedemontana da tre ragazzi tra i 15 e i 16 anni. Tanta paura, ma fortunatamente nessun ferito in quella domenica 12 febbraio 2023. Di passaggio per Motebelluna per una piccola vancanza a trovare la cognata che abita nel trevigiano e l’occasione per qualche scampagnata. Vacanza problungata a causa dei danni – materiali e morali – subiti. Intanto alla famiglia toscana è arrivata la nota del Tribunale dei Minori: fissata il 31 ottobre l’udienza preliminare. Titolare di una locanda a Pitigliano, provincia di Grosseto, la famiglia Francardi, a pochi giorni dall’inizio del processo di cui, per ora, non si sono schierati parte in causa, non smette di ricordare il fatto, sentendosi miracolati. Il pensiero di Alessandro Francardi, nonostante tutto, va ai ragazzi e alle sue famiglie. – Intervistati ALESSANDRO FRANCARDI (AL TELEFONO ) (Servizio di Edy Caliman)
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