11/10/2024 ZELARINO – In Veneto si fanno sempre meno figli e la popolazione è sempre più anziana. La Uil affronta a tutto campo una questione che ha ripercussioni sul mondo del lavoro, sull’erogazione delle pensioni e dei servizi. || Secondo il calendario siamo entrati in autunno da poco più di un paio di settimane, perl’Istat invece siamo in inverno da qualche decina d’anni. Un “inverno demografico” che somiglia sempre più ad una “glaciazione” secondo Roberto Toigo, segretario regionale della UIL: riunita in assemblea a Zelarino proprio per analizzare gli aspetti sociali, lavorativi e sanitari di una Nazione e di una Regione che non fanno più figli. Secondo Toigo senza un rilancio dell’economia, una lotta alla precarizzazione del lavoro, una politica per le famiglie e gli anziani, questo inverno demografico è destinato a durare a lungo. Per garantire il ricambio generazionale dovrebbero esserci un paio di figli per donna, oggi in Veneto sono 1,27. Nel 2022 la Regione è scesa per la prima volta sotto i 32mila nati. L’età media supera i 46 anni.Perché reggano i servizi, in una società più anziana si dovrà lavorare più a lungo.E poi c’è da ripensare ad una società dove, oltre ai problemi di salute, la terza età porta problemi di solitudine. – Intervistati ROBERTO TOIGO (SEGRETARIO GENERALE UIL VENETO), STEFANO CAMPOSTRINI (PROFESSORE STATISTICA SOCIALE, UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI VENEZIA), ELIO MUNAFO’ (COMITATO TECNICO SCIENTIFICO PATRONATO ITAL UIL), ALBERTO CESTER (GIA’ PRIMARIO GERIATRIA DOLO – ULSS 3 SERENISSIMA) (Servizio di Filippo Fois)
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