01/10/2024 VENEZIA – Infrangere il codice di navigazione è un reato penale e il “Gruppo Insieme contro il Moto Ondoso” lancia una campagna di denunce contro chi non rispetta i limiti di velocità in Laguna. Presto saranno anche distribuiti dei moduli per ottenere la più ampia partecipazione possibile. || Contro il moto ondoso a Venezia ora partono le denunce penali in Procura. E’ l’estremo rimedio che dopo decenni di vane attese sono pronte a mettere in campo le 41 associazioni di voga, vela e motore del Gruppo Insieme: una campagna cittadina di denuncia penale per navigazione pericolosa che chiede la collaborazione di tutti.In un comunicato il Gruppo Insieme scrive: «Non tolleriamo più che l’incolumità, nostra e della città, venga messaa rischio dall’inosservanza delle più elementari regole di convivenza civile e dalla incomprensibile inerzia delle istituzioni a sorvegliare il rispetto delle norme».La campagna di denunce arriva dopo anni di cortei acquei, assemblee, conferenze e comunicati stampa, open day, tavole rotonde, incontri con i vertici delle istituzioni politiche e della sicurezza.Viaggiare oltre i limiti di velocità fa parte di quelle pratiche irregolari fortemente diffuse a Venezia e se davvero la campagna prendesse piede, non è difficile prevedere che il tavolo della Procura sarebbe presto sepolto dalle denunce. – Intervistati MASSIMO BRUNZIN (GRUPPO INSIEME – ASSOCIAZIONE VELA AL TERZO), DANIELA COSTANTINI (GRUPPO INSIEME – PRES. VOGA VENETA MESTRE), FRANCESCO GUERRA (GRUPPO INSIEME – PRESIDENTE BUCINTORO), AVV. DANIELE VIANELLO (PRESIDENTE COMITATO WATERFRONT) (Servizio di Filippo Fois)


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