30/09/2024 VENEZIA – Accuse sessiste durante una riunione sindacale per il rinnovo del contratto dei dipendenti comunali. E’ scontro aperto in Comune e tra le rappresentanze sindacali Cgil-Uil || «Le accuse sessiste a mio carico una calunnia infame, un mare di fango che mi è piombato addosso, e da cui prendo le distanze con una querela per diffamazione. E’ già pronta e stilata in 4 pagine. Ho già dato mandato al mio legale» così Giampiero Bulla coordinatore della Rsu e sindacalista della Uil, da noi raggiunto al telefono. Dopo essere stato accusato di aver pronunciato una presunta frase sessista durante un incontro sindacale, quello per il rinnovo del contratto di 2° livello dei dipendenti comunali, è scontro aperto all’interno delle stesse categorie sindacali del Comune di Venezia. La frase secondo Bulla sarebbe stata la seguente: «Io non sono un fighetto che si fa violentare» e detta, non in presenza di altri ma soltanto nel vis à vis con il collega della Cgil d’Agostino, che tuttavia fornisce una versione diametralmente opposta. Bulla sempre al telefono, non ha intenzione di rilasciare alcuna dichiarazione. “Lo farà, ripete, per il tramite del suo avvocato perché è la parola di d’Agostino contro la sua perché d’Agostino, a suo dire, avrebbe stravolto il senso della frase da lui espressa. – Intervistati PAOLO D’AGOSTINO (FP CGIL VENEZIA) (Servizio di Annamaria Parisi)
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