JESOLO – Il presidente unionmare veneto, sul piede di guerra. Annuncia battaglia sulla decisione dell’agenzia del demanio di non accettare la richiesta di riduzione del 50% del canone relativo all’anno 2020. Ma l’associazione del comparto turistico non ci sta || Voglia d’estate anche in autunno, che lascia però con l’amaro in bocca e con qualche scottatura, metaforica, i gestori delle spiagge. il demanio non ha fatto sconti e ha deciso di non accettare la richiesta di riduzione della tassa sulle concessioni delle spiagge per il 2020. Mossa che, viste le difficoltà che gli stabilimenti hanno dovuto affrontare in questa stagione corta e difficile,ha fatto infuriare l’associazione che li rappresenta. Non esistono i presupposti per accogliere un’istanza di questo tipo la motivazione, arrivata in burocratese, e Unionmare sul piede di guerra. I gestori, del Veneto, che – da Bibione ad Albarella, per i loro 150 km di spiaggia di competenza – rappresentano il 13% dell’incasso dei canoni demaniali dell’intero paese, confidano ci possa essere un dietrofront. – Intervistati ALESSANDRO BERTON (Presidente Unionmare Veneto)


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