28/09/2024 TREVISO – «Fatti gravi, intollerabili, inaccettabili». Tolleranza zero, la linea del sindaco Mario Conte, dopo la rissa tra famiglie di orgine nomade avvenuta ieri sera fuori dal Ca’ Foncello. Paura tra sanitari e pazienti. Sul fatto indaga la Questura. || Urla, spintoni, assembramenti. Persone in strada, compresi bambini. Passanti, visitatori e pazienti attoniti. Tra chi cerca di raggiungere l’auto in parcheggio tentando di non incrociare qualche sguardo storto e chi, in auto, rallenta e procede a passo d’uomo per paura di investire qualcuno. Erano circa le diciannove e trenta, pieno orario di visite all’ospedale, quando due famiglie di origine nomade, di Padova e Montebelluna, accampate da qualche giorno fuori dall’ospedale hanno dato in escandescenza. Una rissa originata da dissidi del passato, secondo le ricostruzioni della Questura intervenuta con diverse volanti arrivate a sirene spiegate insieme a polizia locale e carabinieri. Una lite sfociata in violenza fuori dall’ospedale. Paura tra il personale sanitario e chi era lì per far visita a qualche caro ricoverato. A qualche anziano è stato consigliato di aspettare nell’androne della cittadella della salute in attesa che il caos passasse. Solo l’intervento delle forze dell’ordine è riuscito a riportare la calma. L’indomani ciò che resta è qualche immondizia e un senso di spaesamento anche tra i sanitari. – Intervistati MARIO CONTE (Sindaco di Treviso) (Servizio di Edy Caliman)
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