30/01/2021 PREGANZIOL – Ed ora le immagini di uno stormo particolare presente nella bassa trevigiana che vi raccontiamo nel perossimo servizio. || Metti una mattina di gennaio lungo la bassa trevigiana. Campi alla ferrarese dove il frumento ha gia’ le prime foglie alternato al radicchio che il ghiaccio della notte ha arrossito. E in questo paesaggio d’un tratto si posano questi esemplari e non sai piu’ se sei nella marca o, temperatura a parte, lungo il Nilo. Sono gli ibis sacri dell’Egitto, volatili che da oltre 2000 anni sono rappresentati nei geroglifici delle piramidi Incarnano uno degli dei lungo il Nilo mentre lungo il Sile come per cinghiali, nutrie, gambero rosso della luisiana e tartaruga di palude americana sono l’ ennesimo errore umano che scompiglia il delicato equilibrio della natura.IL pericolo e’ che, moltiplicandosi come la nutria, l’ibis diventi una sorta di infestante che potrebbe mettere in pericolo la presenza di altre specie.Predatore di uova e piccoli delle gazzette funge pero’ da regolatore di un altro grande infestante dei nostri canali: il gambero rosso della Louisiana. Una presenza in equilibrio quindi tra nocivo e utile questo ibis sacro venuto dall’egitto che comunque non puo’ e non deve essere soppresso.Una bellezza esotica per questo uccello che nell’antico egitto dava la forma al dio toth. Dio della matematica e della geometria ma anche della magia che in questi volatili contribuisce a rendere ancor piu’ suggestivi i nostri orizzonti ma anche ennesimo segno di quanto anche una scelta minima come importare una specie possa stravolgere il nostro ecosistema. – Intervistati FRANCESCO MANZAN (Delegato LIPU sez.di Treviso ) (Servizio di Lucio Zanato)


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