16/09/2024 VENEZIA – Biennale e Festival del Cinema devono produrre cultura e generare posti di lavoro qualificati. Per la CGIL di Venezia il dibattito sullo spostamento di eventi in terraferma è un falso problema di fronte all’assenza di piani di sviluppo che vadano oltre il turismo. || Ancora un’occasione persa, nel dibattito pubblico, per dare un ruolo vero alla Mostra del Cinema e più in generale alla Biennale a Venezia.La CGIL entra nel merito della proposta lanciata, non senza suscitare qualche polemica, dal sindaco Brugnaro sul trasferimento di altre iniziative del festival in terraferma con una constatazione che a Venezia oramai vale per qualsiasi argomento: la scomparsa di progetti di sviluppo e produzione. In ogni ambito, in ogni proposta prevale solo e unicamente la logica della città vetrina, idonea o meno idonea all’ospitare grandi eventi. In ogni ambito non si vede oltre l’indotto degli alberghi e dei ristoranti.Solo nel veneziano ci sono quasi 6mila lavoratori dello spettacolo, a cui si aggiungono circa 1300 dell’editoria e della produzione audio/video e oltre 6mila delle attività artistiche, sportive e di intrattenimento. Un totale di oltre 13.500 lavoratori, più del 30% del totale in Veneto, che danno l’idea di quanto sia ad oggi fiorente un settore sorretto da professionisti altamente qualificati. – Intervistati DANIELE GIORDANO (SEGRETARIO GENERALE CGIL VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)
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