29/01/2021 RONCADE – Trent’anni fa a Roncade una donna veniva uccisa nel suo locale. Un femminicidio rimasto senza un colpevole e oggi anche senza qualcuno che lo ricordi. || Sono passati 30 anni da quella sera del 29 gennaio 1991 e ancora con c’e’ il nome dell’autore di quel delitto. 30 anni dalla morte della pasticcera di Roncade. Un delitto e un giallo come le rose che la vittima aveva ricevuto qualche giorno prima di morire. Omaggi floreali come regali che Sandra Casagrande riceveva molto spesso dai tanti spasimanti che frequentavano il suo locale. Libera negli affetti , qualcuno al tempo arrivo’ a dire spregiudicata, con il corpo prosperoso dalle curve morbide era una vera a propria calamita per gli uomini. E lo testimoniavano i tanti messaggi d’amore lasciati sulla sua vetrina fino a quella sera quando uno dei suoi amanti forse avra’ chiesto di piu’ perdendo la testa quando lei gli disse no. Del resto il gesto di un minuto di follia venne cancellato dalla pieta’ di una vestaglia perche’ quel seno nudo non venisse scoperto cosi’ dagli inquirenti. Poi le indagini, il dna la decina di indagati, tutto finito in un vicolo cieco ed oggi 30 anni dopo nell’oblio. Dove c’era la pasticceria oggi c’e’ una banca e solo i cronisti dell’epoca ricordano la vicenda. – Intervistati ZENO VETTORELLO (Testimone omicidio Sandra Casagrande), GIANNI FAVERO (Giornalista e scrittore) (Servizio di Lucio Zanato)