12/09/2024 FONZASO – Diga del Vanoi, non ci sono i soldi per realizzarla. Sembrava la novità del giorno, il primo significativo stop all’ipotesi di sbarramento, e “invece si va avanti e la guardia deve restare alta” afferma il segretario provinciale del PD, Alessandro Del Bianco. || E’ questo il rischio concreto e reale: la diga sul Vanoi, bacino in Trentino e infrastruttura nel Bellunese, ha 5 ipotesi progettuali e quella più gettonata prevede un bacino di accumulo per 20 milioni di metri cubi d’acqua contro i 33 del piano originario. Acqua preziosa come l’oro per il Consorzio di bonifica Brenta sollecitato ad andare avanti dalla Regione Veneto che nel 2023 aveva inserito il progetto in cima all’elenco delle priorità per il contrasto alla siccità. Il fatto che oggi, oltre ai fondi Pnrr per finanziare lo sviluppo progettuale, non ci siano le risorse per realizzarla stimate in oltre 200 milioni di euro, non ferma il Consorzio Brenta ed è questa la preoccupazione.Ma c’è dell’altro, aggiunge Del Bianco, e riguarda l’aver diffuso una notizia allo scopo di abbassare i toni del dibattito e far calare la tensione, mentre invece l’attenzione deve rimanere alta se possibile più di prima. Il coro di contestazioni diffuse fra le province di Trento e Belluno non si limiterà solo alla partecipazione ad incontri; i comitati hanno annunciato una manifestazione unitaria per il prossimo 5 ottobre. “Il PD, da sempre autenticamente contrario ci sarà” dice Del Bianco. L’occasione per una posizione di contrarietà netta dell’istituzione regionale l’ha messa sul tavolo il Pd: il gruppo consiliare a Palazzo ferro Fini ha chiesto l’inserimento della discussione della mozione depositata lo scorso luglio all’ordine del giorno del consiglio regionale di martedì prossimo. La capogruppo Vanessa Camani: “Il gioco delle tre carte deve finire”. – Intervistati ALESSANDRO DEL BIANCO SEGRETARIO PROVINCIALE PD BELLUNO (AL TELEFONO) (Servizio di Tiziana Bolognani)
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