05/09/2024 ARSIE’ – Non si ferma la polemica nei confronti del progetto di creazione di un invaso nella Valle del Vanoi. Mentre si è dato il via al dibattito pubblico, obbligatorio per legge, il primo di cittadino di Arsiè Ivano Faoro ha espresso la sua ferma contrarietà nei confronti dell’opera. || Ha carattere perentorio il no del sindaco del Comune di Arsiè Ivano Faoro rispettivamente al dibattuto tema della costruzione dell’invaso nella Valle del Vanoi, che da mesi tiene banco sui tavoli della politica e delle amministrazioni locali vedendo contrapposti gli interessi della pianura, che lo ritiene strategico per il rifornimento idrico all’agricoltura, e i territori coinvolti nella costruzione della diga, quelli a cavallo tra Veneto e Trentino, tutti contrari all’unanimità.Ed è un iter che procede, quello dell’invaso del Vanoi, la scorsa settimana sono stati avviati i dibattiti pubblici, imposti dalla legge per le costruzioni di opere di questa portata, nonostante le diffide legali inviate da Trento, che, parafrasando, ha riportato a chiare lettere: nel nostro territorio mai, e la contrarietà espressa in più occasioni da parte della Provincia di Belluno. Il sindaco del comune che, come si evince dagli studi effettuati dal Consorzio di Bonifica Brenta, titolare della progettualità dell’opera, sarebbe tra i primi ad essere invasi dall’acqua nel malaugurato caso del crollo della diga, non si capacità come si possa continuare a percorrere questa strada.Per Ivano Faoro il Vanoi non è la soluzione ai problemi idrici della pianura, ma esisterebbero soluzioni più efficaci ed indolori come l’escavazione dei fondali del Lago del Corlo. – Intervistati IVANO FAORO (SINDACO DI ARSIE’) (Servizio di Stefano Bozzi)

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