31/08/2024 TREVISO – Una cerimonia molto commossa quella di questa mattina per salutare Cheik Tidiane Bance, il 18enne travolto sulla Pontebbana il 18 agosto scorso. Una comunità in lutto che cerca ancora risposte nella dinamica della tragedia. || Un mazzo di gigli bianchi, le parole dell’Imam che risuonano nel silenzio composto di una comunità, quella del Burkina Faso, che si è stretta intorno alla famiglia, papà, mamma e le due sorelle di Cheik Tidiane Bance, il ragazzo 18enne morto il 18 agosto sulla Pontebbana, vicino a Nervesa. Una cerimonia semplice, fatta esclusivamente di parole, quelle in cui l’Imam ricorda come ci si debba comportare nella vita e che bisogna accettare ogni cosa che viene da Dio perchè la sua volontà è più grande della nostra.Nessun canto, nessuna musica. E ancora parole, quelle che amici, insegnanti e conoscenti hanno voluto lasciargli sulla bara di legno chiaro, come un tatuaggio indelebile da portarsi nell’aldilà.Grande la commozione, anche solo di chi lo ha conosciuto per poco tempo, e ancora increduli i suoi amici che fino a qualche giorno prima lo avevano sentito per darsi appuntamento. Era presente anche il sindaco di Ponzano, Antonello Baseggio, che ha sempre tenuto i rapporti con i genitori del ragazzo che con la sua comunità aveva un legame speciale.Una comunità, quella del Burkina Faso, ancora incredula e sotto choc, ma che chiede, ancora una volta, che si faccia chiarezza su tutta la dinamica dell’episodio, per mettere in pace il cuore di due genitori distrutti dal dolore. – Intervistati FRANCESCO, SIMONE, DAVIDE, ANTONELLO BASEGGIO (Sindaco di Ponzano), YABRE ADAMOU (Presidente Comunità Burkinabè) (Servizio di Elena Dal Forno)


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