28/08/2024 BELLUNO – Numeri in costante aumento quelli relativi alle presenze turistiche in Provincia di Belluno, al punto da arrivare a ipotizzare la possibilità di contingentare gli accessi nelle zone più gettonate. Per la consigliera provinciale delegata al turismo Vanessa De Francesch, però, la soluzione ha da ricercarsi nel destagionalizzare. || Estate da record sulle dolomiti. Con settembre ormai alle porte si cominciano a tracciare i bilanci dei mesi clou per la stagione turistica delle località montane del bellunese, che dai primi riscontri confermerebbero un trend di presenze in costante aumento. Più di mezzo milione all’anno gli stranieri, per una permanenza media di circa 3 giorni, mentre si supera la soglia dei 6 zeri se si considerano anche i connazionali.Un vero e proprio turismo di massa che in alcuni casi, specialmente nelle località più gettonate, comincia a destare serie preoccupazioni per la congestione di una una montagna che molto ha da offrire ma che manca della struttura organizzativa per gestire milioni di accessi.Certo è che il dibattito è acceso. Nei giorni scorsi la richiesta da parte di alcuni gruppi ambientalisti di fare dietrofront rispetto al riconoscimento del marchio Patrimonio UNESCO delle Dolomiti, collegato all’accesso indiscriminato di frotte di turisti, ha sortito l’effetto di attenzionare la problematica a livello politico. Il presidente del Regione Veneto Luca Zaia ha parlato di app per contingentare gli accessi, alla stregua di quanto fatto a Venezia, si è ipotizzato di introdurre dei ticket, si vedrà. La Provincia di Belluno rimane cauta in merito. – Intervistati VANESSA DE FRANCESCH (CONSIGLIERA DELEGATA TURISMO PROVINCIA DI BELLUNO) (Servizio di Stefano Bozzi)
Questo contenuto audiovisivo è di proprietà esclusiva di Medianordest. È vietato l’utilizzo, la distribuzione, la riproduzione, o qualsiasi altra forma di elaborazione o condivisione del materiale senza previa autorizzazione scritta da parte di Medianordest.