22/08/2024 NERVESA DELLA BATTAGLIA – Svolta nel giallo del 18enne travolto ed ucciso sulla Pontebbana. L’infermiera dovrà rispondere di omicidio stradale. Domani mattina sarà ascoltata dal Pm. L’avvocato della donna: «non è stata lei ad investirla, ha fatto una manovra di emergenza per evitarlo» || Era stata lei ad allertare i soccorsi. Lei aveva detto ai carabinieri di aver trovato il corpo del giovane a terra. Cheick 18 anni, era sul ciglio della strada, lungo la Pontebbana a Nervesa della Battaglia. Probabilmente si trovava seduto , forse addirittura disteso. Il perché fosse in quella posizione e su una della strada più pericolose della Marca, ancora non si sa. Certo è che il ragazzo è stato travolto ed ucciso da un’auto. Indagata per omicidio stradale è proprio la donna, l’infermiera che per prima aveva chiamato carabinieri e Suem 118. Quando sono sono arrivati i militari dell’arma di Montebelluna hanno raccolto ogni indizio utile a risolvere quello che stava diventando un giallo. L’autopsia ha stabilito che il giovane non è stato aggredito. Il 18 enne è morto a causa di un grave trauma cranico probabilmente dovuto ad uno schiacciamento. Sono stati anche effettuati gli esami tossicologici per stabilire le condizioni psicofisiche del ragazzo. La macchina dell’infermiera aveva una ruota a terra ed il cerchione finito dentro il fosso. Si è subito pensato che potesse aver colpito un corpo inerme, già investito da un altro mezzo. Ma man mano che i giorni passavano e gli indizi venivano raccolti, la posizione dell’infermiera si complicava. Fino all’iscrizione nel registro degli indagato con l’ipotesi di reato di omicidio stradale. Visionate le telecamere di videosorveglianza lungo quella strada. A quanto pare nessun altro veicolo sarebbe coinvolto. Ora la macchina dell’infermiera posta subito sotto sequestro probabilmente verrà nuovamente controllata. Gli accertamenti tecnico scientifici saranno affidati ai carabinieri del Ris di Parma per verificare se ci siano tracce non visibili sulle ruote o sulla carrozzeria, secondo la modalità dell’accertamento tecnico irripetibile. La donna si è rivolta all’avvocato Mauro Crocetta fornendo la sua versione. «La mia assistita ha spiega il legale, dice che stava correndo tranquillamente quando, ha visto una macchina che la (Servizio di Daniela Sitzia)
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