22/08/2024 VENEZIA – Inchiesta Palude a Venezia. E’ atteso per domani il secondo interrogatorio all’ex assessore Renato Boraso, dopo quello di lunedi scorso durato 8 ore. || Bocca cucita in attesa dei prossimi due interrogatori, in Procura a Venezia, da parte del legale dell’ex assessore comunale Renato Boraso, l’unico ancora in carcere, quello padovano, dell’inchiesta Palude. Il primo, lunedi scorso, durato circa otto ore per rispondere ai 12 episodi di corruzione contestatigli, Accuse che Boraso ha studiato punto per punto durante questo mese di detenzione in carcere, per portare la propria versione dei fatti. L’obiettivo della difesa, infatti, è quello di smontare le ipotesi della Procura di aver garantito a imprenditori amici gare ad hoc e provvedimenti urbanistici favorevoli. Secondo l’accusa, l’ex assessore avrebbe emesso fatture per consulenze professionali ritenute inesistenti attraverso alcune delle sue società. Intanto il gip ha accolto l’istanza presentata dai difensori dell’imprenditore Marco Rossini i quali hanno fatto presente che si è dimesso dalla carica di amministratore della sua società, decidendo che gli arresti domiciliari nella sua casa di Mogliano Veneto potevano essere sostituiti con la misura cautelare dell’interdizione dall’attività imprenditoriale e il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per la durata di dodici mesi. – Intervistati AVV. UMBERTO PAURO, LEGALE RENATO BORASO (Al telefono) (Servizio di Ilaria Marchiori)


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