10/08/2024 TREVISO – Dai colori degli ombrelloni ai materiali dei tavolini, fino alla modalità di accatastamento delle sedie: i gestori dei locali chiedono regole certe e tempo per adeguarsi, ma soprattutto un regolamento accessibile per non dovrei buttare via gli investimenti fatti. || All’ombra di porta San Tomasso le sterlizie non possono stare, a Neps, locale hamburgheria il Comune ha intimato di rimuoverle, il Bottegon, locale dirimpettaio ha dovuto eliminare le botti usate come tavolini. Pino, ha dovuto cambiare gli ombrelloni, la rifinitura che ricalcava quella delle tende da sole non andava bene. In altri casi la Soprintendentza ha contestato la modalità di accatastamento delle sedie a locale è chiuso, altri , come il Cos 51 si sono già adeguati. Sono almeno una decina i locali che saranno costretti con le nuove indicazioni della Soprintendeza a apportare dei cambiamenti, ma dal canto loro i titolari di pubblici esercizi chiedono regole chiare. In molti casi ad essere contestata è l’occupazione degli spazi. C’è chi come le ragazze del bar teatro Dolfin quest’anno ha rinunciato ad allargare il plateatico esterno, tre mesi estivi per 2 metri quadrati costano 2000 euro. Ai Buranelli il locale Turbo Ragazzi deve spegnere la musica alle 22, ritirare il plateatico alle 2230: è il risultato – ci raccontano – del braccio di ferro con i residenti. Il malumore in città è evidente. La Categoria si dice pronta ma chiede tempo e soprattutto invoca un regolamento quadro, in cui le regole siano chiare e uguali per tutti.Un copia del regolamento quadro adottato a Vicenza fu inviata due anni fa al sindaco Mario Conte dall’allora presidente di Veneto Imprese unite per chiedere che anche Treviso fosse dotata di un documento simile. A chiederlo oggi sono in tanti – Intervistati MICHELE POZZOBON – VICE PRESIDENTE FIPE CONFCOMMERCIO TREVISO (al telefono ) (Servizio di Anna De Roberto)
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