06/08/2024 VENEZIA – Applicazione dell’addizionale Irap, a palazzo Balbi la giunta regionale ha presentato la proposta, già molto criticata, contenuta nel prossimo bilancio, che coinvolgerà 184mila imprese venete. Specificando che gli aumentati costi della Pedemontana non c’entrano. || «L’idea di applicazione dell’addizionale Irap nel bilancio regionale riguarda 184mila aziende: 146.694 vedranno un aumento dello 0,10%, le restanti 37.545 dello 0,50%, per un gettito complessivo che dovrebbe aggirarsi sui 45-50 milioni di euro». Ha sintetizzato così, l’assessore regionale al Bilancio Francesco Calzavara, l’ipotesi di applicazione dell’addizionale Irap contenuta nel bilancio che sarà presentato la prossima settimana e che oltre all’aperta contrarietà delle categorie economiche, ha provocato anche l’ennesimo strappo tra Lega e Forza Italia. Eppure l’impatto effettivo sarà contenuto, spiega Calzavara: 14 euro l’anno in più per un bar, 30 per un minimarket. Lo sforzo per compensare minori entrate e incamerare nuove risorse viene chiesto alle imprese, non ai cittadini: non sarà introdotta alcuna addizionale Irpef. 7 euro pro capite, quando in Lombardia sono 55, in Emilia Romagna 99, in Lazio addirittura 300. Nelle tasche dei veneti sono così rimasti 17 miliardi. Numeri che da soli, per Calzavara, bastano a respingere l’attacco del coordinatore regionale azzurro Flavio Tosi che ha puntato il dito contro il “contratto capestro” per la Pedemontana veneta. In questa contabilità, la Pedemontana non c’entra. Per riequilibrare i maggiori costi, le strategie sono altre, non solo le attese di un maggiore utilizzo futuro dell’infrastruttura, ma soprattutto l’inserimento in una holding con le autostrade. Attraverso il maggiore gettito fiscale andranno invece finanziate “partite importanti” tra cui le elezioni del 2025, le Ater e due opere stradali attese dal territorio: la bretella alla Strada del Santo e quella di Cortellazzo. – Intervistati FRANCESCO CALZAVARA (Assessore regionale Bilancio) (Servizio di Lina Paronetto)

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