06/08/2024 VENEZIA – Andava ritoccata l’Irpef. E pure da parecchio tempo. Malgrado le spiegazioni dell’assessore Calzavara, le categorie economiche giudicano iniqua la previsione di aumento dell’addizionale Irap annunciata dalla Regione, perchè va a colpire un unico settore già in difficoltà. || Le spiegazioni dell’amministrazione regionale non bastano e neppure gli esempi pratici dell’esiguità degli importi previsti. L’aumento dell’Irap a carico di 184mila attività produttive venete scontenta il mondo economico che si sente già spremuto e vive un Ferragosto tutt’altro che tranquillo. Dopo che alla vigilia dell’illustrazione del provvedimento Confindustria Veneto aveva tagliato corto affermando che a palazzo Balbi hanno “un bel coraggio ad alzare le tasse” e il presidente di Casartigiani Veneto Franco Storer aveva annunciato “siamo pronti a fare muro”, è l’ex numero uno di Unioncamere Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio di Treviso-Belluno a giudicare iniquo l’aumento delle tasse al solo settore produttivo: «Avrei ritoccato l’Irpef». Rincara la dose il presidente di Confcommercio Veneto Patrizio Bertin, che parla di “blitz ferragostano” e sottolinea come il provvedimento, che riguarderebbe solo alcuni codici Ateco, andasse preventivamente discusso e concordato con le categorie. «Noi pensiamo che se l’addizionale Irap dev’essere aumentata – aggiunge – sia soltanto una tantum». – Intervistati MARIO POZZA (Presidente Camera Commercio Treviso-Belluno) (Servizio di Lina Paronetto)
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