01/08/2024 VIDOR – Morte di Alex Marangon. La Procura di Treviso ha disposto l’esame tossicologico su tutti i partecipanti al rito sciamanico || L’accertamento era stato richiesto con una memoria scritta dai legali della famiglia di Alex, gli avvocati Nicodemo Gentile e Stefano Tigani. La Procura nelle scorse ore ha disposto che a tutti i partecipanti del rito sciamanico venga effettuato l’esame del capello. Insomma le 20 persone che quella tragica sera tra il 29 giugno e il 30 giugno, erano presenti all’abbazia di Vidor dovranno sottoporsi all’esame tossicologico. Questo per verificare se avessero o meno assunto sostanze psicotrope. Nel caso il risultato fosse positivo ci sarebbe anche una questione di attendibilità delle dichiarazioni rilasciate ai militari. A comunicare la decisione il capo della Procura Marco Martani. Un ulteriore tassello di un puzzle che ancora non è stato ricomposto. All’appello mancheranno i due curanderi che la mattina seguente la scomparsa del 25 enne, erano tornati nel loro paese, senza nemmeno accertarsi della tragica fine di Alex. Usciti dall’Italia si sono rivolti ad un legale. Il sospetto è che nel corso di questo evento i partecipanti abbiamo assunto l’ayahuasca che assieme ad un altra pianta rilascia effetti allucinogeni importanti. Intanto si attengono anche i test sul corpo di Alex Marangon, il giovane trovato morto due giorni nelle acque del Piave a Ciano del Montello, con ferite gravissime alla testa e al fianco. Nei prossimi giorni dovrebbero iniziare gli esami in un laboratorio di Trieste. Sarà fondamentale capire che sostanze il giovane possa avere preso tanto da aver alterato così tanto il comportamento. Il giovane quella sera terrorizzato era uscito dall’abbazia gridando. Forse è caduto dal terrazzo in preda alle allucinazioni. Ma questa è solo un’ipotesi,. Le indagini non si fermeranno hanno fatto sapere dalla Procura. La famiglia attende la verità. (Servizio di Daniela Sitzia)

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