30/07/2024 TREVISO – Autovelox, l’inchiesta della Procura di Catanzaro che ha disposto il sequestro preventivo di centinaia di rilevatori di velocità, anche in Veneto, potrebbe allargarsi a macchia d’olio. Ne è convinto l’avvocato Fabio Capraro: anche quelli della Marca potrebbero avere le ore contate. || Ci voleva la Procura di Catanzaro, sembra suggerire tra le righe, l’avvocato trevigiano Fabio Capraro, soprannominato l’avvocato dei velox: da anni insiste nell’affossare questi di rilevazione della velocità privi di omologazion, inutilizzabili, di fatto illegali.Il sequestro preventivo dei velox T-Exspeed v 2.0, due presenti nel comune di Venezia, potrebbe dunque essere solo il primo nel quadro dell’inchiesta della Procura di Cosenza. La prima tessera del domino a cadere, destinata a trascinare con sè tutte le altre. Lo aveva anticipato la sentenza del giudice di pace di treviso che ha confermato come nemmeno i rilevatori di velocità in tangenziale a Treviso non siano omologati. Strumenti che hanno rimpinguato le casse dei comuni per centinaia di migliaia di euro. secondo i Codacons 65 milioni di euro solo nelle 20 città più grandi d’italia. Una tesi che valse a Capraro una denuncia per calunnia, lui insieme al perito Giorgio Marcon da parte dell’allora sindaco di Treviso Giovanni Manildo. – Intervistati FABIO CAPRARO (AVVOCATO) (Servizio di Anna De Roberto)
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