17/07/2024 TREVISO – I carabinieri del Ris a Treviso oggi per esaminare la bicicletta di Vincenza Saracino, uccisa a Canizzano: si cercano tracce di dna e impronte. Intanto nella chiesa del quartiere trevigiano sono stati celebrati i funerali. || Nel giorno dell’addio a Vincenza Saracino, investigatori del Ris di Parma al lavoro al comando dei carabinieri di via Cornarotta per esaminare la bicicletta della donna, quella rinvenuta sul luogo dell’omicidio della 50enne, ritrovata senza vita in via Maleviste, a Canizzano, esattamente due settimane fa. Sulla bicicletta di Vincenza si cercano impronte e tracce biologiche, quindi dna,che potrebbero appartenere all’individuo che le ha inferto le cinque coltellate mortali tra il collo e lo zigomo. Gli inquirenti sono certi di essere a buon punto nell’individuazione del responsabile, anche se il fascicolo rimane tuttora a carico di ignoti. Carabinieri che erano presenti nella chiesa di Canizzano anche alle esequie della donna, nella convinzione che l’assassino sia da cercare nella cerchia delle conoscenze e delle normali frequentazioni di Vincenza: in 400 si sono stretti al marito Fabio Stefanato e alla figlia Matilda. Non siamo qui per giudicare o condannare, prosegue il sacerdote, questo lasciamolo fare alla magistratura, siamo qui per salutare Vincenza, semplice ed esuberante insieme, per 28 anni accanto al marito Fabio. Mite, l’antitesi della violenza di cui è rimasta vittima, che non esprime, dice don Rodolfo, nessuna forza. Niente patente, Vincenza, ha affrontato la vita in bici, e così il sacerdote l’ha salutata: «Buon viaggio verso il cielo». – Intervistati DON RODOLFO BUDINI (Parroco di Canizzano) (Servizio di Lina Paronetto)
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