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MARCON | ALEX E I GENITORI VITTIME DELL’ODIO SUI SOCIAL, I POST CONSEGNATI ALL’AVVOCATO

16/07/2024 MARCON – La tragica morte di alex Marangon, mentre le indagini continuano in maniera serrata la famiglia è vittima di un odio social senza precedenti. I post più pesanti consegnati da papà Luca al suo avvocato. || I genitori di Alex Marangon, mamma Sabrina e papà luca vittime dell’odio sui social: questo è solo uno dei tanti messaggi indirizzati alla famiglia del giovane morto dopo un rito sciamanico la notte tra il 29 e il 30 giugno. Una morte per la quale non esiste ancora un colpevole, una famiglia che attende di conoscere la verità. «Oltre il dolore che dobbiamo sopportare ora anche queste cattiverie»: la grande sofferenza di mamma Sabrina affidata a queste poche parole. Sabrina che proprio per questo nelle scorse ore ha condiviso con il parroco di Marcon il proprio sconcerto, tanto da indurre lui, Don Dario, che ha officiato il rito funebre di Alex, a scrivere consegnare ai genitori una lettera aperta ai giovani. Eccola, la lettera. in un passo scrive: “Vorrei dirvi di non dimenticare Alex e di spegnere le orecchie quando sentirete giudizi, chiacchericci”. Gli stessi che in quest post, che papà Luca ha già consegnato al suo avvocato, polemizzano sulla scelta della famiglia di celebrare il rito funebre in chiesta. Giudizi gratuiti espressi da persone che con la famiglia non hanno nulla a che fare. Sconosciuti in grado di calpestare il dolore solo perchè non gli appartieneE allora la migliore risposta a questi leoni da tastiera sono proprio le parole di Don Dario: che parlano di dubbi, fatiche e inquietudini, che sono i dubbi di tutti. “Ho paura – si legge ancora – che i giudizi che possono uscire su Alex per giustificare un fatto violento, diventino giudizi su un giovane che stava camminando e che magari è inciampato nel cammino, come fanno tutti. Da qui l’invito alla prudenza: “attenti ai cattivi maestri” – dice Don Dario – e se ce la fate ogni tanto fermatevi anche qui e confrontiamoci insieme”. Qui in quella chiesa, aggiungiamo noi, che ha accolto Alex, la disperazione della sua famiglia, la musica i colori, i fumogeni nel giorno del suo ultimo viaggio. La chiesa che esiste dove esiste il bene e che non giudica. (Servizio di Anna De Roberto)


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