16/07/2024 VENEZIA – Dopo 10 anni un’altra bufera si abbatte sul comune di Venezia. Avviso di garanzia per il sindaco Brugnaro, l’assessore Boraso in carcere per corruzione. || A 10 anni dallo scandalo Mose che travolse la città, un’altra bufera si è abbattuta sul comune di Venezia. Queste le accuse con cui l’assessore alla mobilità e ai trasporti, Renato Boraso, è stato arrestato e portato in carcere. Nell’ambito dell’indagine eseguita della guardia di finanza di Venezia, coordinata dalla procura, che vede coinvolti anche funzionari pubblici e imprenditori, è stato notificato un avviso di garanzia al sindaco Luigi Brugnaro, in merito alla trattativa di vendita all’imprenditore cinese dell’area ai Pili. Indagati anche il capo di gabinetto del sindaco e direttore generale del comune, Morris Ceron, e il vicecapo di gabinetto Derek Donadini. Cherchi ha spiegato come l’assessore Boraso, accusato di corruzione per la cessione di Palazzo Papadopoli e del progetto del parcheggio all’aeroporto Marco Polo, intervenisse su appalti in cambio di denaro che veniva giustificato con consulenze, in realtà inesistenti. Boraso è stato portato in carcere questa mattina nel corso dell’operazione eseguita da circa 200 finanzieri, peril pericolo di inquinamento delle prove.Oltre all’assessore, in carcere è finito anche l’imprenditore edile della Riviera del Brenta Fabrizio Ormenese.Un’attività corruttiva, ha evidenziato il procuratore che proseguiva da anni. Le indagini, ancora in corso, sono iniziate nella primavera 2022 in seguito a un esposto presentato alla procura nel 2021. Disposto anche un squestro preventivo di circa 2 milioni di euro. – Intervistati BRUNO CHERCHI (PROCURATORE CAPO REPUBBLICA VE) (Servizio di Ilaria Marchiori)
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